la comunicazione istituzionale del wwf

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Una raccolta significativa delle campagne pubblicitarie del WWF.

Due parole sul movimento. Il WWF è stato fondato in Svizzera nel 1961. Può essere considerato la più grande organizzazione mondiale che si occupa della difesa della natura, con oltre 6 milioni di sostenitori. Scopo fondamentale del WWF è quello di porre un argine al degrado del pianeta, contribuendo a costruire un futuro in cui l’uomo viva in armonia con la natura. Gli obiettivi del WWF sono la conservazione della natura e dei processi ecologici attraverso: la conservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi, la promozione di un uso sostenibile delle risorse naturali per il beneficio di tutta la vita sulla terra, la lotta all’inquinamento, allo spreco, all’uso irrazionale delle risorse naturali e dell’energia Il WWF è presente in Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Italia, Malesia, Nuova Zelanda, Norvegia, Olanda, Pakistan, Regno Unito, Sudafrica, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti, con organizzazioni affiliate in Argentina, Equador, Nigeria, Turchia, e Venezuela e con uffici di programma in altri 22 paesi. Il WWF finanzia, ogni anno, circa 1000 progetti di conservazione in 100 paesi per oltre 100.000.000 di euro.

La sigla WWF deriva dal nome originario World Wildlife Fund: Fondo Mondiale per la “vita selvaggia” (il termine inglese “wildlife”, cioè “piante e animali selvatici” nelle altre lingue può essere tradotto con “Natura”). Con l’espandersi delle attività del WWF a tutte le problematiche ambientali (inquinamento, risorse energetiche, ecc..) il termine “wildlife” risultava limitativo. Si decise allora nel 1986, di cambiare il nome in “World Wide Fund for Nature” dal significato più vasto, traducibile in tutte le lingue: “Fondo mondiale per la natura”.

Fu il pittore e naturalista inglese Sir Peter Scott (fondatore del WWF) a disegnare il logo del Panda. Scelto come simbolo di tutti gli animali in via di estinzione il Panda (Ailuropoda melanoleuca) fu preferito agli altri perché capace di ispirare simpatia e tenerezza e anche perché, essendo in bianco e nero, aveva il pregio di poter essere facilmente riprodotto. Poi, nel 1986, il logo originario di Scott fu modificato: via il Panda pacioccone degli inizi, per poter lasciare il posto ad un simbolo più moderno, che rappresenta meglio l’idea di un’Associazione che difende con i denti la natura selvaggia, ovunque sia minacciata.

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